Korian Italia, parte del gruppo europeo Clariane, prosegue il suo percorso di tutela ambientale varando un nuovo progetto con EnergRed, società leader nell’installazione di impianti di generazione energetica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo diffuso.
Siglato in queste settimane, il nuovo accordo prevede di dotare le strutture Korian della capacità di autoprodursi energia da fonte rinnovabile, con l’obbiettivo di garantire alle stesse un autoconsumo previsionale complessivo di 3,6 GWh/anno. La potenza totale installata, sarà di circa 3 MWp da allocare principalmente sui tetti delle strutture, distribuite su tutto il territorio nazionale – dalla Lombardia al Piemonte, dal Veneto alla Toscana, passando per Sardegna, Lazio e Puglia. Korian, infatti, acquisterà l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici ad un costo fisso omnicomprensivo nettamente inferiore a quello prelevato dalla rete. Oltre agli aspetti puramente economici, Korian potrà contare su una sensibile riduzione delle emissioni di CO2, quantificabili in circa 2.000 ton/anno.
“Il nostro modo di fare impresa è da sempre orientato a coniugare l’attività quotidiana nelle strutture a una crescente responsabilità sociale e ambientale, così come sancito dallo status di Società Benefit” ha spiegato Danilo Tardino, Direttore Real Estate di Korian Italia. “La partnership con EnergRed si inserisce nel nostro impegno per concorrere alla sfida globale di contrasto al cambiamento climatico, partendo proprio dall’impatto e dal consumo energetico delle strutture Korian. Per questo abbiamo adottato un piano pluriennale con l’obiettivo di ridurre la CO2 emessa dai consumi energetici del 40%, rispetto al 2019, entro il 2030 e di aumentare al 50% la quota di energia rinnovabile entro il 2026”.
“Siamo entusiasti di investire in questa solida realtà grazie all’unicità della nostra proposta che ha portato Korian ad affidarsi a noi” ha aggiunto Moreno Scarchini, CEO di EnergRed. “Il percorso, della durata di 14 anni, che abbiamo intrapreso insieme, prevede la partenza con 30 prime strutture delle circa 130 presenti in Italia. Accanto a importanti risparmi economici, questa operazione produrrà una notevole riduzione dell’impronta ecologica delle attività. Ritengo che questo possa essere un esempio riapplicabile in altre realtà similari.”