Supportare la decarbonizzazione del comparto chimico italiano mediante la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e l’adozione di soluzioni di efficientamento energetico degli impianti produttivi. Questo l’obiettivo dell’accordo stipulato tra Federchimica, la federazione che in Italia rappresenta l’industria della chimica, e il GSE, la società dello Stato che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile.
Con l’accordo, siglato dal Presidente di Federchimica Francesco Buzzella, da Vinicio Mosè Vigilante e Paolo Arrigoni, rispettivamente Amministratore delegato e Presidente del GSE, sarà garantito alle imprese del settore chimico supporto e assistenza nell’individuazione delle opportunità derivanti dagli strumenti di sostegno messi a disposizione dal GSE e di valutare la possibilità di coniugarli con altre linee di finanziamento.
Saranno promosse le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare delle imprese del comparto chimico, la diffusione di sistemi cogenerativi ad alto rendimento di produzione di elettricità e calore e lo sviluppo di progetti sperimentali volti a creare soluzioni tecnologicamente avanzate quali l’utilizzo dell’idrogeno verde, dei bio-combustibili e l’elettrificazione dei consumi.
Per il Presidente di Federchimica Francesco Buzzella, “l’industria chimica è sempre stata all’avanguardia in termini di efficienza energetica, basti pensare che ha già superato gli obiettivi UE di riduzione delle emissioni al 2030 (-55% rispetto al 1990). Se a ciò aggiungiamo che per ogni tonnellata di CO2 emessa dalla chimica per realizzare i suoi prodotti i settori a valle che li utilizzano riducono le proprie emissioni di 2,5 tonnellate, abbiamo tutti gli elementi per comprendere che, senza il contributo della Chimica, qualsiasi politica di decarbonizzazione risulterebbe depotenziata. Credo che l’Accordo con il GSE sia quindi uno strumento che possa valorizzare al meglio il nostro insostituibile contributo alle politiche energetiche del Paese”.
“La decarbonizzazione dell’industria italiana, oltre a garantire la sostenibilità ambientale, può trasformarsi in un volano della competitività attraverso la riduzione dei costi energetici e della dipendenza energetica del Paese – ha dichiarato Paolo Arrigoni, Presidente del GSE aggiungendo che – L’obiettivo di questo accordo è sostenere l’industria chimica italiana nella pianificazione e costruzione di un sistema energetico attento alle esigenze del tessuto produttivo e nel rispetto dei principi economici, sociali, occupazionali e tecnologici”.
Per l’Amministratore Delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante, “questa collaborazione è stata pensata per garantire alle circa 1500 realtà associate a Federchimica il supporto e l’assistenza necessarie per l’individuazione delle opportunità offerte dai meccanismi gestiti dal GSE come l’Energy Release, i Certificati Bianchi o la Transizione 5.0. Questi strumenti, oltre a garantire all’industria italiana di contribuire al perseguimento degli obiettivi prefissati dal PNIEC, assicurano l’ammodernamento e l’efficientamento dei processi industriali oltre che una maggiore redditività degli investimenti”.