CDP (Carbon Disclosure Project), ha riconosciuto la leadership della società nel contenere i rischi e nel cogliere le opportunità per affrontare il cambiamento climatico incentivando lo sviluppo delle energie rinnovabili e riducendo le emissioni di gas serra
Enel è stata inserita nella “A” List per la lotta al cambiamento climatico realizzata da CDP (Carbon Disclosure Project), l’organizzazione globale non-profit che si occupa dell’impatto sull’ambiente fornendo la piattaforma più rinomata per monitorare le performance aziendali nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, il Gruppo ha ottenuto una posizione di leadership nella lista CDP Water, con una A- sulla performance nella gestione dei rischi e delle opportunità legate all’acqua. Inoltre, la controllata spagnola di Enel, Endesa, è stata inclusa sia nella Climate “A” List che nella Water “A” List.
“L’inclusione di Enel nella Climate A List di CDP è un riconoscimento della posizione della nostra azienda nell’affrontare il cambiamento climatico, una delle maggiori sfide che il mondo deve affrontare, promuovendo la decarbonizzazione dei sistemi di generazione di energia e contribuendo a quella di altri settori attraverso l’elettrificazione della domanda energetica”, ha affermato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. “Il nostro modello di business sostenibile e integrato, che pone il cambiamento climatico come una priorità fondamentale per la creazione di valore a lungo termine, ha permesso a Enel di essere riconosciuta da CDP come utility leader nella transizione verso un sistema energetico a zero emissioni. Nel momento in cui un’azienda comprende che le azioni di sostenibilità sono un investimento e non un costo, è allora che possiamo avere un impatto significativo e creare valore condiviso nel mondo “.
Le procedure di informativa e di valutazione annuale in materia ambientale di CDP è ampiamente riconosciuto come il gold standard della trasparenza aziendale sui temi relativi all’ambiente. Nel 2020, oltre 515 investitori con oltre 106 trilioni di dollari di attività e più di 150 grandi acquirenti con 4 trilioni di dollari di spesa per gli appalti hanno richiesto alle aziende di divulgare i dati su impatti ambientali, rischi e opportunità attraverso la piattaforma di CDP. Quest’anno hanno risposto oltre 9.600 aziende, rappresentando la più alta affluenza di sempre.
Una metodologia dettagliata e indipendente viene utilizzata da CDP per valutare le aziende, assegnando un punteggio da A a D- in base alla completezza dell’informativa, alla consapevolezza e alla gestione dei rischi ambientali e alla dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come l’impostazione di obiettivi ambiziosi e significativi.
Enel ha trovato ispirazione nella minaccia del cambiamento climatico e ha deciso di investire in azioni che aumentassero la creazione di valore e contribuissero a un più rapido raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ponendo l’SDG 13 per la lotta ai cambiamenti climatici al centro della sua strategia. A tal fine, Enel ha investito costantemente in energie rinnovabili e reti intelligenti, diventando il più grande operatore privato rinnovabile con circa 49mila MW di capacità rinnovabile gestita e il più grande operatore di rete con oltre 74 milioni di utenti finali in tutto il mondo.
Il modello di governance climatica del Gruppo e il suo approccio alla gestione dei rischi e delle opportunità dei cambiamenti climatici, insieme alle azioni messe in atto in tutto il mondo per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) accelerando le energie rinnovabili ed eliminando gradualmente la sua capacità di carbone, sono stati alcune delle migliori pratiche riconosciute da CDP.
Enel prevede di ridurre le emissioni di gas serra per kWh di oltre il 50% entro la fine del 2020 rispetto ai livelli del 2007. Inoltre, l’azienda ha recentemente rafforzato l’impegno verso le emissioni zero aumentando l’obiettivo di taglio delle emissioni di gas serra al 2030 all’80% dal 70% rispetto al 2017, certificato da Science Based Targets Initiative secondo un percorso volto a limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C al di sopra dei livelli pre-industriali e di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. A tal fine, il Gruppo prevede di investire circa 70 miliardi di euro e raggiungere circa 120 GW di capacità installata consolidata entro il 2030, 2,7 volte superiore ai circa 45 GW attualmente installati.
La leadership globale di Enel nel campo della sostenibilità è testimoniata a livello mondiale dalla presenza del Gruppo in diversi altri importanti indici della sostenibilità e classifiche, come gli MSCI ESG Leaders Indexes, gli indici di sostenibilità del Dow Jones World e Europe, la serie di indici FTSE4Good, l’indice Euronext Vigeo Eiris, l’indice STOXX Global ESG Leaders, l’ISS “Prime” rating, il Bloomberg Gender Equality Index, l’indice Refinitiv TOP 100 Diversity and Inclusion, la classifica “Gender Equality in Europe” di Equileap, la classifica “100 Most Sustainable Corporations in the World” di Corporate Knights Global, gli ECPI Indices e i Thomson Reuters/S-Network ESG Best Practices Indices.
Il Gruppo attira in maniera crescente l’interesse degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), le cui partecipazioni nella società sono in costante crescita, e rappresentano ad oggi circa il 13,4% del capitale sociale di Enel, pari a quasi il doppio rispetto ai livelli del 2014. Tale aumento, che è in linea con il crescente riconoscimento dell’importanza degli elementi non finanziari nella creazione di valore sostenibile di lungo termine, riflette il rafforzamento della leadership di Enel nel campo della sostenibilità a livello globale.
L’impegno di Enel per accelerare le rinnovabili, come riconosciuto da CDP, si concretizza attraverso un approccio circolare lungo tutta la catena del valore, dalla realizzazione degli impianti ai rapporti con clienti e fornitori.