Il 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili, la riduzione del 50% delle emissioni di gas serra, l’approvvigionamento del 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili. Questi gli obiettivi più ambiziosi di Procter & Gamble e del suo Piano di sostenibilità ambientale, chiamato ‘Ambition 2030’ e presentato oggi a Fiumicino in occasione dell’inaugurazione del Seabin, il dispositivo raccogli-rifiuti a forma di grande cestino messo in azione alla foce del fiume Tevere.
Il Piano si muove su più livelli: i brand e le abitudini di consumo, la filiera di produzione e approvvigionamento, partnership con le maggiori organizzazioni esperte in sostenibilità e il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale di Procter & Gamble – viene spiegato – giocano “un ruolo fondamentale anche per il mercato e per la realtà produttiva italiani: Dash e Lenor, due dei nostri brand più importanti – ha osservato Faiza Lahlou, Europe communications & sustainability director di Procter & Gamble – si pongono insieme l’obiettivo di ridurre la plastica dei loro imballaggi di 1.550 tonnellate all’anno già entro il 2025. Anche i marchi di P&G per la cura della casa, come swiffer, fairy, viakal, mastro lindo e ambipur, hanno annunciato che dall’inizio del 2020 raddoppieranno la quantità di plastica riciclata nei loro imballaggi in Europa con un risparmio di plastica vergine di circa 9mila tonnellate all’anno. Gli stabilimenti di Gattatico (Reggio Emilia) e Pomezia (Roma) hanno ottenuto la certificazione ‘Zero rifiuti in discarica’, diminuito i consumi di energia e di acqua e ridotto l’emissione di CO2. Una realtà industriale dunque sempre più attenta all’impatto ambientale. Come non citare – conclude Faiza Lahlou – il primo impianto su scala industriale al mondo in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti per la persona usati sviluppato da FaterSMART, la business unit di Fater spa, joint venture paritetica tra Procter & Gamble e Gruppo Angelini, un’eccellenza unica al mondo nell’economia circolare e nella valorizzazione di questa tipologia di rifiuti”.