La Commissione ambiente del Parlamento europeo sta studiando un sistema per imporre delle tasse sulle emissioni di CO2 per le importazioni da Paesi con più bassi standard climatici del Vecchio Continente. L’idea di fondo è che gli sforzi per combattere il surriscaldamento globale e l’inquinamento non traggono beneficio dal fatto che produzioni vengono spostate dall’UE a Stati in cui le norme di protezione del clima sono meno ambiziose.
Oggi la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ha adottato una risoluzione su un meccanismo di adeguamento alle frontiere delle emissioni di CO2 (compatibile con le regole del WTO) con 58 voti a favore, 8 contrari e 10 astensioni. La plenaria dell’Europarlamento voterà sulla risoluzione nella sessione dell’8-11 marzo 2021, mentre la Commissione UE dovrebbe presentare una proposta nel secondo trimestre del 2021.
Secondo gli eurodeputati, un provvedimento di questo genere creerebbe un incentivo per le industrie dell’UE e di quelle all’infuori di essa a decarbonizzare in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Imporre una tassa sulla CO2 di questo tipo dovrebbe essere concepito come uno sforzo per perseguire obiettivi climatici pari a livello globale, e non essere utilizzato impropriamente come strumento per rafforzare il protezionismo.
Il nuovo sistema di tassazione sulla CO2 dovrebbe, entro il 2023 e in seguito a una valutazione del suo impatto, coprire il settore energetico e i settori industriali ad alta intensità energetica come cemento, acciaio, alluminio, raffinerie di petrolio, carta, vetro, prodotti chimici e fertilizzanti (che rappresentano ancora il 94% delle emissioni industriali dell’UE).
“Si tratta di un importante test politico e democratico per l’UE, che deve smettere di essere ingenua e imporre lo stesso prezzo del carbonio ai prodotti, siano essi prodotti all’interno o all’esterno dell’UE, per garantire che anche i settori più inquinanti prendano parte alla lotta al cambiamento climatico”, ha detto il relatore della risoluazione, l’europarlamentare francese dei Verdi Yannick Jadot.