La prima garanzia “green” di SACE, nell’ambito dei nuovi compiti assegnati in attuazione del Green New Deal, va a beneficio del Gruppo Arvedi, uno dei principali player europei dell’acciaio, che ha ottenuto da un pool di banche un finanziamento della durata di sei anni per un importo complessivo di 240 milioni di euro.
Il finanziamento è costituito da due tranche: la prima, di 165 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi; la seconda, di 75 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi, Arvedi Tubi Acciaio e Centro Siderurgico Industriale.
L’operazione è stata chiusa con successo registrando una sovra sottoscrizione che ha dato luogo a un riparto delle quote tra le banche partecipanti: Intesa Sanpaolo, banca organizzatrice e agente, BNL Gruppo BNP Paribas , BNP Paribas, Banco BPM,Crédit Agricole Italia, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, UniCredit, Unione di Banche Italiane (Gruppo Intesa Sanpaolo), Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale e Banca di Piacenza Società Cooperativa per Azioni. Advisor legali, lo Studio Bonelli Erede per il Gruppo Arvedi e Chiomenti per SACE e per gli istituti bancari.
Il tratto distintivo di questa operazione è costituito dalla tranche principale di 165 milioni a favore di Acciaieria Arvedi, che ha beneficiato dell’intervento di SACE quale garante per il 70% dell’importo ed è devenuta la prima azienda italiana a sottoscrivere un finanziamento con garanzia SACE nell’ambito del Green New Deal, così come nel 2015 fu la prima azienda europea ad ottenere i fondi stanziati dal cosiddetto Piano Junker.
Il finanziamento garantito da SACE è destinato a sostenere tre progetti nei siti industriali di Cremona e Trieste, che soddisfano almeno uno degli obiettivi del New Green Deal europeo. In questo contesto il finanziamento beneficia anche di un sistema premiante in funzione del raggiungimento di determinati parametri di sostenibilità nel ciclo produttivo dell’acciaio.